giovedì 5 marzo 2009

Richiesta chiarimenti su iscrizioni alla scuola materna 2009

Buongiorno Assessore Moioli,

mi chiamo Emanuela Meloni e sono la mamma di due bambini iscritti alla scuola materna comunale di via Ontani, 1. Nei mesi scorsi apprendo dalla Circolare del Comune di Milano del 3 febbraio 2009 che l’anno prossimo l’orario scolastico sarà ampliato dalle ore 8.00 alle ore 18.00. E in effetti oggi sono sempre più le famiglie che lavorano a tempo pieno o necessitano di maggiore flessibilità negli orari. Bene! Penso io, ma col tempo mi viene il sospetto che qualcosa non vada per il verso giusto. Infatti se l’orario si dilata, ma il numero delle educatrici resta il medesimo, quali ripercussioni ci saranno l’anno prossimo sui nostri bambini?? Ma certo: la compresenza tra le educatrici - già oggi all’osso - si ridurrà ancora di più!!! Questo vuol dire che la qualità delle ore passate alla scuola materna calerà in modo vistoso; faccio fatica ad immaginarmi una educatrice sola per quasi tutto il tempo con una classe di 29 bambini tra i due anni e mezzo e i cinque; mi chiedo che fine faranno i laboratori, le attività interclasse, le gite, insomma tutta quella ricchezza che ha caratterizzato l’offerta formativa dei servizi all’infanzia milanesi degli anni passati. Alla mia immaginazione si offre solo l’immagine squallida di un baby-parking ad orario continuato 8.00 – 18.00.

Finalmente in data 18 febbraio arriva una sua lettera (purtroppo NON una comunicazione ufficiale), che in teoria dovrebbe rassicurare i genitori, ma siccome non leggo nulla che mi dica che le ore di compresenza non saranno diminuite, colgo l’occasione di mettere in pratica ciò che è scritto, cito testualmente “Colgo l’occasione per invitarvi a contattarci personalmente, attraverso le e-mail sotto indicate, inviando suggerimenti e proposte al fine comune di offrire il migliore servizio”. Le scrivo quindi di dichiarare pubblicamente che l’anno prossimo NON CI SARA’ UNA SOLA ORA DI COMPRESENZA IN MENO, ma non ottengo risposta.

Vengo però a sapere che il 24 febbraio ci sarebbe stato, nell’ambito del Consiglio di zona 7, un consiglio straordinario avente come oggetto “Ascoltare i bisogni del territorio” (conservo in PDF l’odG). Mio marito fiducioso di avere finalmente delle risposte partecipa. Intanto bisogna dire che i genitori presenti devono aspettare oltre due ore per poter fare delle domande, perché prima l’assessore presenta il suo operato, poi ci sono gli interventi dei consiglieri; infine – fanalino di coda – ma l’odg non era sull’ascolto del territorio? – vengono ascoltati anche i genitori. Ai quali viene detto: 1) che non è quella la sede appropriata per fare domande (ma allora quale?) -2) che l’assessore è serena nel suo operato perché sente di fare il bene delle famiglie (a chiudere 29 bambini in una classe con una educatrice sola?) – 3) che i bambini statisticamente si ammalano quindi non ci saranno problemi di sovrannumero. Ok finalmente vedo una strategia: dobbiamo sperare nelle epidemie influenzali per avere un rapporto numerico decente???

Infine, sempre nella famosa lettera del 18 febbraio , lei afferma che "Inoltre per ogni tre sezioni è prevista un’educatrice in più, come dotazione organica aggiuntiva, al fine di offrire una migliore qualità del servizio". Anche su questa cosa chiedo chiarimenti urgenti: intanto mi auguro che la DOA non funzioni come tappabuchi per coprire le assenze delle educatrici (qualche volta capita che le epidemie influenzali non colpiscano solo i bambini) e vengano utilizzate come risorsa aggiuntiva realmente pedagogica, per aumentare l’offerta formativa; infine mi auguro di non trovarci con personale educativo che gira a mo’ di trottola da un asilo all’altro, personale educativo che non riuscirà a stabilire un rapporto umano con i bambini perché non farà in tempo a conoscerli e a costruire momenti significativi con la classe.

Emanuela Meloni

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