venerdì 6 marzo 2009

ma dov'è il progetto pedagogico?

Gentile Assessore Moioli,

le chiedo cortesemente, in quanto amministratice della "cosa pubblica" di fornire esaustivi chiarimenti circa l'organizzazione prevista per le Scuole d'Infanzia del Comune di Milano per il prossimo anno scolastico.

Dalla lettera da lei inviata - che, come meglio di me saprà, non ha valore "di indirizzo" ma rimane un suo personale tentativo di rassicurazione - non si evince infatti alcuna informazione che superi la genericità.

Nello specifico desidererei infatti che venissero MANTENUTI gli standard (peraltro sempre e comunque perfettibili) che regolano in questo momento il funzionamento delle Scuole d'Infanzia.

In particolare richiedo:
1) uno standard minimo di 5 ore di compresenza delle educatrici in ogni classe, ossia nessuna riduzione delle compresenze (ad ogni bambino devono essere garantite almeno 5 ore di compresenza, indipendentemente dal modulo orario scelto);

2) nessun innalzamento del numero di bambini per sezione, ossia mantenimento dell'attuale rapporto 1/25 e 1/20 in caso di classe con un bimbo disabile;
3) nessuna variazione dei criteri di formazione delle sezioni, ossia composizione delle classi su criteri "pedagogici" (percentuali maschi/femmine, italiani/stranieri, età) e non per orario, non solo per l'anno prossimo (quindi senza alcun rimescolamento delle attuali sezioni) ma anche per gli anni futuri.

4) quale ruolo avranno le DOA, a quali compiti saranno assegnate, se dovranno sopperire alle assenze del personale.

E' necessario infatti garantire e potenziare l'effettivo supporto alle classi, e questo non può essere fatto con educatrici supplenti che "vagano" sul territorio.

Ogni variazione rispetto a quanto vigente dovrà dunque essere, nel rispetto dei cittadini, dettagliatamente motivata, anche in riferimento ai benefici pedagogici che ne deriveranno per i bambini e le bambine che frequentano le Scuole d'Infanzia.

In attesa della sua risposta,

cordialmente la saluto.

Elisabetta Camussi

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