mercoledì 25 marzo 2009

riorganizzare le materne...

Lettera aperta dei genitori
all'Assessore Mariolina Moioli

e per conoscenza
al Sindaco Letizia Moratti
al direttore centrale Carmela Madaffari
al direttore Servizi infanzia Giuseppe Richiedei
ai Funzionari di scuole/nidi dell'Infanzia del Comune di Milano
alla città


Gentile Assessore Moioli,

in veste di mamma mi sento in dovere scriverLe riguardo la riorganizzazione
della scuola dell'infanzia prospettataci ultimamente.
Ci sono diversi punti "oscuri" o che vengono mantenuti tali.
Il prolungamento dell'orario di servizio è stato presentato come una
richiesta dei cittadini all'Amministrazione comunale, ma non era già coperto
dal pre e dopo-scuola?
In questo modo molti genitori si sono sentiti in diritto, pur non avendo
reale necessità di iscrivere i figli al tempo "pieno" 8-18, ciò metterà
ovviamente in difficoltà l'organizzazione della scuola, educatrici e genitori
che chiedevano qualità alla scuola dell'infanzia.
Quest'anno in classe di mio figlio ci sono stati 17 inserimenti di bimbi di 3
anni (non di 2 e mezzo), che hanno messo a dura prova classe ed educatrici che
carinamente si facevano trovare entrambe all'orario di ingresso (le 9) per
accogliere i nostri cuccioli in lacrime. Ora dubito che possa ripetersi nei
prossimi anni una situazione del genere se devono coprire in due l'intero
orario di servizio.
In compenso l'unico bimbo in classe che usufruisce del pre-scuola potrà
godere di un'insegnante tutta per lui.
E i bimbi che nell'orario di ingresso devono essere cambiati aspetteranno 1
ora???visto che il personale di servizio (una commessa) deve rimanere sulla
porta per seguire l'ingresso dei genitori.
Esprimo forti perplessità sulla qualità di ciò che potrete offrire ai bimbi
di Milano.

Altro punto dolente riguarda la retta della refezione scolastica.
Non trovo giustificazione alcuna l'aumento indiscriminato delle rette vista
l'evidente riduzione delle porzioni e delle scorte e perchè devo pagare 11
mensilità per il servizio estivo di cui non usufruirò neanche per il mese di
giugno (ricordo che la scuola dell'obbligo finisce il 10 giugno)? Adesso se il
mio bimbo non frequenta per l'intero mese era esonerato dal pagamento e ora? Se
mangiasse a casa pago lo stesso? E' una retta per la refezione o una retta
scolastica?

Questione inglese.
L'anno prossimo sarà coperto dalle educatrici di cui alcune hanno finito a
malapena la formazione (caro assessore ci vuole invece molto per insegnare a
bimbi piccoli" the book is on the table" ha il sapore dei "bei tempi" andati da
un pezzo).
E quest'anno? I nostri bimbi hanno iniziato a seguire religione ma non
inglese, non ricordo di aver firmato la richiesta di insegnamento di una a
discapito dell'altra.

A tutto questo aggiungo la evidente sensazione che da parte dei PO ci sia
poca disponibilità alla comunicazione e far sì che le informazioni circolino
tra genitori .
La prego non mi risponda privatamente, lo faccia attraverso i Consigli di
scuola o attraverso i PO, rispetti le famiglie aprendo un dialogo di
condivisione di intenti.

Una delle tante mamme

lunedì 23 marzo 2009

Petizione


Gentile Assessore Moioli,

sentiamo anche noi genitori l’esigenza di rivolgerci direttamente a Lei in merito alle iscrizioni e conferme per l’anno 2009-2010, perché in questi giorni nelle scuole materne di Milano è regnata gran confusione.
Questa confusione è causata dalla mancanza di comunicazione e informazione ufficiale da parte dell’Assessorato e degli uffici competenti: non si può imputare a noi genitori di fraintendere o interpretare in modo personale; se mancano comunicazione e trasparenza la libera interpretazione è naturale conseguenza.
E nella sua lettera ai genitori non si fa un grande sforzo nella direzione della chiarezza ma si usano frasi generiche e superficiali.

Siamo preoccupati per il progressivo peggioramento dei Servizi all’infanzia del Comune – tanto delle scuole quanto dei nidi d’infanzia – e per le modalità dell’Amministrazione che non si confronta con le famiglie, non comunica, non rispetta la Carta dei Servizi e sta prendendo decisioni importanti senza prima confrontarsi con gli organi collegiali, come previsto dalla legge.

Crediamo che non sia sufficiente né significativo che lei ci rivolga l’invito a contattarla in forma privata e/o individuale: esistono dei canali ufficiali di incontro e dialogo con i genitori e i loro rappresentanti ai quali lei dovrebbe fare riferimento e ai quali rendere conto, i Consigli di scuola e i loro Presidenti.

Anche su questo fronte l’Assessorato registra un pesante deficit, avendo indetto le elezioni per il rinnovo dei Consigli con ampio ritardo e non avendo ancora ratificato le nuove nomine.
 
Alla luce di queste considerazioni chiediamo che vengano mantenuti e rispettati i seguenti punti:

1)  due educatrici di sezione con standard minimo di 5 ore di compresenza, in ogni classe (ovvero ad ogni bambino devono essere garantite almeno 5 ore di compresenza, indipendentemente dal modulo orario scelto).
Solo così le educatrici possono svolgere attività in piccoli gruppi, curare i momenti del bagno e del sonno, realizzare uscite didattiche. La riduzione delle compresenze da Voi prospettata, non solo impedira’ tutto questo, ma abbassera’ ulteriormente il livello di sicurezza per i nostri figli.
QUINDI: nessuna riduzione delle compresenze;


2) numero di bambini per sezione (mantenimento dell’attuale rapporto 1/25 e 1/20 in caso di classe con un bimbo disabile).
QUINDI:   nessun innalzamento del numero di bambini per sezione;

3) composizione delle classi su criteri 'pedagogici'.
la formazione delle classi deve avvenire considerando criteri prettamente pedagogici (percentuali maschi/femmine, italiani/stranieri, età) e NON l’ orario scelto dalle famiglie. Tali criteri dovranno essere rispettati, non soltanto per le nuove classi del prossimo anno (2009/2010), ma anche per le sezioni già esistenti dei confermati (quindi senza alcun rimescolamento delle attuali sezioni) ed in generale per gli anni futuri.

QUINDI:  nessuna variazione dei criteri di formazione delle sezioni;

Le chiediamo, inoltre, di :

- chiarire quale ruolo avranno le attuali educatrici di supporto ( previste in rapporto 1 ogni 3 sezioni) , a quali compiti saranno assegnate, se dovranno sopperire alle assenze del personale. E’ necessario garantire e potenziare un  effettivo supporto alle classi e non educatrici supplenti e vaganti sul territorio;

- rispettare della Carta dei servizi vigente;

-  confrontarvi con i Consigli di scuola in merito alle reali situazioni delle scuole e dei nidi d’infanzia per progettare insieme un vero e concreto miglioramento del servizio, mantenendo un servizio psico-pedagogico di qualità e pubblico per le scuole e i nidi d’infanzia milanesi;

 - dare risposte chiare, univoche, esaustive in merito alle politiche per i servizi all’infanzia di questa Amministrazione;

- e più in generale, che di rispettare e incontrare le famiglie, aprendo un dialogo per condividere gli obiettivi e le priorità della scuola.

In attesa di un suo sollecito e puntuale riscontro, porgiamo distinti saluti,

Daniela Cravero

domenica 22 marzo 2009

nuovi orari scuole dell'infanzia

Gentile Assessore,

sono la mamma di un bambino di tre anni che frequenta il primo anno di scuola materna a Milano.

Negli ultimi mesi mi è stato chiesto dapprima di scegliere, senza nessun chiarimento in merito, la fascia oraria di interesse per il prossimo anno scolastico. Poi ho ricevuto la Sua lettera del 18 febbraio 2009 che non ha, però, contribuito a chiarire la situazione.

Sono preoccupata per il percorso scolastico di mio figlio, peraltro appena iniziato. In particolare mi chiedo che cosa significhi esattamente quanto riferito al punto 6 della Sua lettera:

“si continuerà ad avere, nelle sezioni la compresenza di due o più educatrici, nella fascia oraria stabilita dalla programmazione, tenute in debita considerazione le scelte dei genitori e, fatti salvi, in ogni caso, il diritto dei lavoratori e le norme contrattuali che regolano il rapporto di lavoro delle educatrici”

Attualmente le ore di compresenza delle due educatrici per classe è di 4 ore giornaliere; questo consente, oltre che una gestione ottimale del momento del pasto, soprattutto l’ideazione, organizzazione e gestione di attività educative che in una classe di 25 bambini diventerebbe impossibile con una sola educatrice presente. Quindi mi domando: che tipo di programma didattico è previsto, sulla base dei nuovi orari, per il prossimo anno scolastico?

Perché, se vuole essere fedele al suo nome, la scuola dell’infanzia dovrebbe essere un’istituzione che persegue finalità educative attraverso un curriculum di studi o di attività metodicamente ordinate (definizione di scuola dal dizionario etimologico Zanichelli).

E’ molto importante conoscere le vere ragioni che sottendono ogni scelta in particolare quando questa riguarda i nostri bambini, il loro futuro e gli strumenti che vengono messi loro in mano per crescere e sviluppare le proprie potenzialità. Non posso concepire la Scuola dell’infanzia come un “parcheggio” dove lasciare mio figlio quando sono al lavoro. Credo, invece, nell’importanza che ci sia un progetto, chiaro e condiviso, e che se vengono apportate modifiche a questo progetto ne siano comunicate in maniera inequivocabile le motivazioni che hanno portato a queste scelte.

Approfitto della Sua disponibilità per porgerle anche qualche domanda “pratica”:

- Insegnanti inglese: se non sbaglio era prevista la presenza di insegnanti di lingua inglese a partire dal mese di dicembre. So che queste insegnanti non sono mai arrivate nella mia scuola. Per quale ragione? Problemi economici?

- Che cosa accadrà nel mese di luglio? Ci sarà scuola? Con le stesse educatrici?

- Quando sapremo la data d’inizio del prossimo anno scolastico? Come ne verremo a conoscenza? Lo scorso anno non ho ricevuto nessun sms di avviso della data di inizio dell’anno scolastico in corso.

Sono sicura che Lei saprà tranquillizzarmi e che avrà risposte esaustive.

Ringraziandola Le porgo i miei più cordiali saluti.

Silvia Ardini


mercoledì 18 marzo 2009

richiesta

Ringraziando anticipatamente per l'attenzione che porrete a questa importante questione
 
cordiali saluti
Paola Tavaroli

martedì 17 marzo 2009

I: scuole dell' infanzia

Questa mail l’ ho scritta prima di ricevere la lettera dell’ Assessore Moioli alle famiglie. Nessuna risposta ovviamente alle mie domande….

Elisabetta

-----Messaggio originale-----
Da: Elisabetta [mailto:xxxxxx]
Inviato: sabato 21 febbraio 2009 20.07
A: 'assessore.moioli@comune.milano.it'
Oggetto: scuole dell' infanzia


Gent.ma D.ssa Moioli,

mi chiamo Elisabetta Piras e sono mamma di 3 bimbi, il mio secondo frequenta la scuola dell’ infanzia ed il più piccolino ci entrerà a settembre.

Le scrivo perché, come tanti genitori, sono rimasta molto sorpresa del cambio di orario che avete comunicato abbastanza all’ improvviso. Subito in tanti si sono mossi per capire cosa questo significasse senza che da parte dell’ Amministrazione ci fosse alcun cenno di chiarimento.

Quello che dall’ Amministrazione ci dite è che aumentate e rendete più permissivo il tempo scuola perché non sarà più necessario avere esigenze lavorative per far frequentare ai nostri bimbi il prescuola e il doposcuola e che posticipando un poco l’ uscita delle 15.45 andate incontro alle famiglie con più bimbi avvicinandovi all’ uscita della scuola elementare. Questo è buono, lo ammetto, io stessa avevo fatto questa richiesta due anni fa vedendo quanto dovessero stare le mamme con i bimbi piccoli ad aspettare i bimbi più grandi con qualsiasi condizione di tempo fuori dalle scuole. Mi è stato risposto che non era fattibile perché sarebbe stata necessaria una riorganizzazione degli orari delle educatrici che avrebbe nuociuto alla didattica. Ho accettato e capito la risposta che mi è stata data (più dettagliatamente di quanto io ora riporti…) però ora mi chiedo come mai questa attenzione all’ aspetto organizzativo e qualitativo non sia più necessaria… forse aumentate l’ orario a fronte di un incremento delle educatrici??? Voi non lo dite ma le voci che circolano dicono (ovviamente…) che le cose non stanno così e che per coprire un orario più lungo si utilizzeranno gli stessi educatori di sempre. Questo cosa significa?? Che se in una sezione devono esserci 2 educatori questi per coprire un tempo più lungo dovranno ridurre le ore che trascorrono insieme. Dottoressa Moioli come fa un’ educatrice a lavorare con 25 bambini??? Io con solo i miei 3 Le assicuro che rabbrividisco al pensiero che un’ educatrice stia 2 ore da sola con tutti quei bimbi… cosa mai potrà fare se non controllare che non si facciano del male??? come potrà fargli fare lavoretti, organizzare il Natale, il Progetto di Scuola che ogni anno ho visto fare ai miei bimbi è stata sempre un’ esperienza bellissima, come potranno uscire per le gite???

Io non voglio parcheggiare i miei figli!! Credo tantissimo nei servizi all’ Infanzia del Comune di Milano, i miei bimbi hanno tutti e tre frequentato il nido (solo il primo un nido privato per mancanza di posti) e io non ho mai pensato che fosse una sistemazione “tanto per passare il tempo” mentre io lavoravo. Sono cresciuti grazie all’ affetto e all’ educazione del personale che si prendeva cura di loro e io non mi stancherò mai di ringraziare le persone che ho incontrato in questo cammino. Non riduciamo le nostre scuole dell’ Infanzia ad un mero parcheggio, del resto non si può pretendere altro dagli educatori. Saranno in due nel momento del pasto, almeno qui ci si rende conto che non si può farne a meno altrimenti, forse…..

tanti altri cambiamenti sembra verranno apportati sull’ onda della (a mio avviso assurda) Legge Gelmini. Permettere ai bimbi di 2 anni e mezzo di frequentare la Scuola dell’ Infanzia è al momento a mio parere impossibile! Nella nostra scuola per esempio le sezioni non sono molto grandi e non esiste uno spazio del sonno se non “angoli morbidi” ricavati all’ interno delle sezioni stesse. Nei bagni non esiste spazio per i fasciatoi, non ci sono lavabi adatti per la pulizia dei bimbi con pannolino; inoltre nei nidi il rapporto tra bambini ed educatrici di 1/8, come si può pensare che questi bimbi stiano per ore con una sola educatrice con altri 25 bambini che possono avere anche 6 anni??? E qui viene fuori il discorso che si è sentito fare nei corridoi: classi mono-età. Visto che orami mi sono espressa dico la mia anche su questo…. Anche questo mi sembra un cambio davvero poco sensato, mi perdoni per la mia schiettezza…., nella situazione attuale delle nascite sappiamo tutti molto bene che ci sono tantissimi figli unici. Io trovo che poter trascorrere del tempo con bimbi più piccoli sia un’ esperienza molto importante per alcuni bimbi come i remigini per esempio che magari sono anche figli unici e che imparano a prendersi cura e ad aiutare i più piccoli, non togliete questa esperienza a dei bimbi che all’ interno delle loro famiglie non l’ avranno mai!

Ci sarebbero molte cose ancora da dire ma mi rendo conto che Lei avrà ricevuto tantissime di queste lettere e io non sono brava nelle sintesi… però quello che Le voglio chiedere concludendo questo mio sfogo sono delle risposte, dei chiarimenti e voglio chiederLe di non buttare quanto di bello abbiamo nelle nostre scuole. Se volete darci un servizio migliore possiamo solo ringraziarVi per questo ma che sia migliore nel suo complesso e non soltanto nell’ apparenza, noi genitori chiediamo Qualità per poterVi ancora concedere fiducia, Vi prego di non pensare che ci interessa solo far stare più a lungo i nostri figli a scuola perché questo non ci basta, vogliamo Qualità.

La ringrazio per l’ attenzione e conto davvero su una Sua gentile risposta,

Elisabetta Piras

(mamma della Scuola dell’ Infanzia Scalabrini)

lunedì 16 marzo 2009

Nuove Regole di Organizzazione Scuole per l'Infanzia


Gentile Assessore e gentili Dirigenti,

con la presente vi esprimo il mio dissenso e la mia preoccupazione per i cambiamenti da voi operati nell'organizzazione delle Scuole per l'infanzia.

L'estensione dell'orario, coperto dallo stesso organico, si tradurrà ovviamente nella RIDUZIONE A DUE ORE GIORNALIERE DI COMPRESENZA delle educatrici.
Avendo io un figlio al secondo anno, e una figlia che inizierà l'altro prossimo, mi chiedo veramente quale modello educativo e pedagogico faccia da riferimento a una variazione di una condizione (la possibilità per le educatrici di lavorare in gruppi ridotti), che è peraltro sottolineata e garantita nella Carta dei Servizi relativa alla scuola dell'infanzia.

Mi chiedo altresì le seguenti cose:

- l'estensione dell'entrata fino a un'ora - come possiamo pensare che le educatrici possano gestire la classe, dovendo al contempo stare sulla porta? E' evidente che l'ora in questione si trasformerà in un'ora di abbandono della classe, con conseguenti problemi legati alla sicurezza, ma soprattutto con la possibilità concreta che alla fine dell'entrata, l'educatrice (sola!), dovrà passare un tempo abbondante nel semplice lavoro di ricondurre i bambini alla dimensione del gruppo strutturato.

- circola l'ipotesi di un aumento dei bambini per classe - nominalmente oggi ce ne sono 25 - nella scuola di mio figlio (Sanzio), ce ne sono 27. A quanti si vuole arrivare (da lasciare a una sola maestra per la maggior parte della giornata)?

- l'imposizione della fine dell'inserimento entro il 30 settembre (senza che ancora si sappia tra l'altro la data d'inizio), oltre a costituire un'inaccettabile atto di prepotenza verso le famiglie, distrugge l'idea dell'inserimento come un momento di rispetto delle esigenze del bambino e della famiglia all'inizio di una nuova "avventura", ed è anche questo in aperto contrasto con quanto detto nella Carta dei Servizi.

- la formazione delle classi, secondo le scelte di orario, mi sembra andare contro alla consuetudine di formare le classi con attenzione ad altri elementi (di età, di genere, di provenienza culturale), che fino ad oggi sono stati alla base del tentativo di formare gruppi armonici e potenzialmente "evolutivi".

Al di là di tutto trovo riprovevole e inaccettabile il modo in cui ancora una volta vengono prese decisioni dall'alto, senza dare all'utenza TEMPI e modi di capire cosa l'Amministrazione si stia proponendo.

E' evidente che, nella mancanza di dialogo, si crei da parte di noi genitori il legittimo sospetto che l'Amministrazione agisca secondo logiche del tutto aliene al benessere dei nostri figli e alla qualità dei servizi a loro offerti.

Resto in attesa di vostro gentile riscontro che - magari - fugherà tutti i miei dubbi,

Distinti Saluti

Federico Del Prete

venerdì 13 marzo 2009

mozione Consiglio Scuola DT 38 contro riorganizzazione delle scuole dell'infanzia


Inoltro via e-mail quanto gia' inviato via fax il 12/03/2009 ai nr. sotto indicati

All’Assessore Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Mariolina Moioli
Fax 02-88453391
e-mail mariolina.moioli@comune.milano.it
assessore.moioli@comune.milano.it

Al Direttore Centrale alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali Carmela Madaffari
Fax 02-88463163
e-mail carmela.madaffari@comune.milano.it

Al Direttore del Settore Servizi all’Infanzia Giuseppe Richiedei
Fax 02-88462626
e-mail giuseppe.richiedei@comune.milano.it


E p.c.
Alla P.O della DT 38 Ester Facciotto

I rappresentanti eletti nel Consiglio di Scuola della DT 38, riunitosi in data 11/03/2009, presso la scuola dell’ Infanzia di Via Cesari, in primo insediamento,

E S P R I M O N O

forti perplessità riguardo la riorganizzazione delle scuole dell’infanzia, che seguirà dall'introduzione del nuovo orario di frequenza, così come esposto nella Circolare n.2 del 3/02/2009 del Comune di Milano - Settore servizi all’Infanzia: Iscrizione alle scuole dell’Infanzia” e nelle Note informative per i genitori - scuole dell’infanzia - anno educativo 2009/2010.
In particolare esprimono preoccupazione e dissenso per :
- l'estensione dell'orario del servizio per tutti, e non per chi ne ha
necessita’, senza aumentare il personale educativo, eliminando la
presenza di due educatrici in classe nel tempo dedicato alle attività
relative al progetto educativo e alle altrettanto importanti attivita’ di
routine;
- la ‘ventilata’ composizione delle classi per omogeneità di orario di uscita, che risulta criterio riduttivo rispetto a criteri di valenza educativo-pedagogici;
- il ‘ventilato’ aumento dei bambini per sezione, da 25 bambini con un massimo di 27, a 27 con un massimo di 29, che graverebbe ulteriormente sul lavoro degli educatori e sulla qualità del progetto e delle relazioni educative.
- il ‘ventilato’ irrigidimento degli orari di ingresso e uscita a
discapito della flessibilità garantita ad oggi ai genitori e
alla scuola di realizzare soluzioni coerenti con le esigenze
espresse dalle famiglie utenti e con il buon funzionamento
del servizio.


R I L E V A N O

che i nuovi orari, la loro articolazione e l’estensione del tempo di accoglienza e di congedo genereranno :
- ulteriori problemi di gestione a fronte della manifesta insufficienza del
personale ausiliario assegnato alle scuole, a discapito di benessere e
sicurezza dei bambini e della qualità del progetto educativo;
- intasamento ulteriore ed eccessivo del contesto urbano adiacente i
plessi scolastisci a fronte della sovrapposizione degli orari di uscita di
Scuola dell’Infanzia ed Elementare;


C O N S I D E R A T O


che la Carta dei Servizi delle Scuole dell’Infanzia del Dicembre 2005 prevede :

- che “L’orario base di frequenza della Scuola dell’Infanzia è dalle ore 9.00 alle ore 16.00”;

- degli standard m i n i m i che determinano la qualità del servizio, tra i quali evidenziamo che: “nel momento centrale della giornata (ore 10-14, che comprende momenti di attività, pranzo e sonno) è prevista la compresenza degli educatori”;



T E N U T O C O N T O


di quando gia’ richiesto dai genitori, anche nelle lettere integrative alle conferma gia’ pervenute e protocollate presso le Scuole dell’ Infanzia Cesari, Grimm e Mann


Tutto ciò premesso

C H I E D O N O

- che l’ORGANIZZAZIONE per l’anno scolastico 2009/10 garantisca la
stessa qualità educativa fino ad oggi offerta, attraverso
la compresenza delle due Educatrici titolari della sezione nella
fascia oraria dalle 10 alle 15;
- il mantenimento dell’attuale numero di bambini per sezione pari a 25,
massimo 27.

R I C H I E D O N O

inoltre, il pieno rispetto dell'autonomia scolastica, in modo che ogni scuola:
- possa definire la formazione delle sezioni per criteri educativo-
pedagogici (come enunciato nella Carta dei Servizi) e NON per orario di
uscita;
- sentite le esigenze delle famiglie e valutato l’impatto nel contesto
urbano, possa stabilire gli orari scolastici di ingresso e uscita,
al fine di massimizzare le compresenze ed ottimizzare il rapporto
bambini/educatrici,

C H I E D O N O

Infine un aumento dell’organico assegnato alla scuola, sia di personale educativo che di personale ausiliario, al fine di garantire l’ampliamento del servizio e la qualità dello stesso.

Milano, lì 11/03/2009 il Consiglio della DT 38 si e’ cosi’ espresso :

Presenti.…..: 19
Favorevoli…: 19
Contrari…….: 0
Astenuti..….: 0


Il presidente del Consiglio di Scuola della DT 38
Elisabetta Leonello

mercoledì 11 marzo 2009

Preoccupazione sui cambiamenti nella scuola d'infanzia

Gentile Assessore e gentili Dirigenti,

con la presente vi esprimo il mio dissenso e la mia preoccupazione per i cambiamenti da voi operati nell'organizzazione delle Scuole per l'infanzia.
Mi associo a tutti gli altri genitori preoccupati del futuro prossimo della scuola materna.
 
Abbiamo ricevuto le lettera sull'estensione dell'orario ma celato questa modifica, visto il permanere dallo stesso organico, si tradurrà ovviamente nella RIDUZIONE A DUE ORE GIORNALIERE DI COMPRESENZA delle educatrici.
Avendo io una figlia al secondo anno, e una seconda che inizierà l'altro prossimo, mi chiedo veramente  quale modello educativo e pedagogico faccia da riferimento a una variazione di una condizione (la possibilità per le educatrici di lavorare in gruppi ridotti), che è peraltro sottolineata e garantita nella Carta dei Servizi relativa alla scuola dell'infanzia.


Mi chiedo altresì le seguenti cose:

circola l'ipotesi di un aumento dei bambini per classe. A quanti si vuole arrivare (da lasciare a una sola maestra per la maggior parte della giornata)?


l'imposizione della fine dell'inserimento entro il 30 settembre (senza che ancora si sappia tra l'altro la data d'inizio), oltre a costituire un'inaccettabile atto di prepotenza verso le famiglie, distrugge l'idea dell'inserimento come un momento di rispetto delle esigenze del bambino e della famiglia all'inizio di una nuova "avventura", ed è anche questo in aperto contrasto con quanto detto nella Carta dei Servizi.


la formazione delle classi secondo le scelte di orario, mi sembra andare contro alla consuetudine di formare le classi con attenzione ad altri elementi (di età, di genere, di provenienza culturale), che fino ad oggi sono stati alla base del tentativo di formare gruppi armonici e potenzialmente "evolutivi".


Al di là di tutto trovo riprovevole e inaccettabile il modo in cui ancora una volta vengono prese decisioni dall'alto, senza dare all'utenza TEMPI e modi di capire cosa l'Amministrazione si stia proponendo.
E' evidente che nella mancanza di dialogo, si crei da parte di noi genitori il legittimo sospetto che l'Amministrazione agisca secondo logiche del tutto aliene al benessere dei nostri figli e alla qualità dei servizi a loro offerti.


resto in attesa di vostro gentile riscontro che spero fugherà tutti i miei dubbi,


distinti saluti
giuliana porro

secondo invio mail 20 febbraio

Gentile Assessore, le ho scritto circa un mese fa perchè lei
gentilmente mi aveva mandato una lettera che si chiudeva con queste
parole: "Colgo l'occasione per invitarvi a contattarci personalmente,
attraverso le e-mail sotto indicate, inviando suggerimenti e proposte
al fine comune di offrire un migliore servizio".

In un primo momento pensavo che non avesse avuto ancora il tempo di
farlo, ma poi ho letto sulla stampa che lei ha dichiarato di aver
ricevuto "solo una trentina di lettere" nelle quali si chiedeva conto
del suo operato.

In più di tre settimane non ha trovato il tempo di rispondere o far
rispondere ai suoi collaboratori a trenta lettere?

Devo confessarle che il rispetto che ho per le Istituzioni amplificano
la delusione. Se da una persona che non riveste cariche importanti non
ricevo risposta, posso pensare che sia scortese, ma se non lo fa un
Assessore, sono sdegnato e incredulo.

Nella speranza che questo suo silenzio possa dipendere da un disguido,
le inoltro la mia precedente mail (la trova qui),
confidando che questa volta non mancherà di rispondere.

Rinnovandole gli auguri per un buon lavoro (continuiamo ad averne
tutti un gran bisogno), la saluto con la consueta cordialità.

Marco Campione

martedì 10 marzo 2009

scuola d'infanzia

Sono una mamma della scuola d'infanzia quadrio 10.
Le scrivo in merito alla modifica degli orari e le relative conseguenza
sull'organizzazione che dal prossimo anno coinvolgeranno tutte le scuole
d'infanzia di Milano.
Vorrei esprimere Il mio disappunto e disaccordo nonché la mia preoccupazione
per Il futuro della scuola, dei miei figli e di tutti I bambini in età da
materna.
Onestamente non riesco a vedere gli aspetti positivi di questo cambiamento e
non riesco a capirne Il fine ultimo (che immagino esista).
Infatti la possibilità di lasciare I bambini in orario di pre e dopo scuola
esiste già in tutte le scuole milanesi e funziona bene. Il numero esiguo
delle famiglie che ne fanno richiesta ed uso (almeno nella nostra scuola e
in altre) permette di utilizzare solo parte delle educatrici negli orari di
meno affluenza (pre scuola e dopo scuola) e di poter avere la compresenza
delle stesse anche per 5 ore al giorno.
Nella maggior parte dei casi ciò permette di poter studiare e portare avanti
progetti educativi e didattici creati ad hoc e fattibili solo su piccoli
gruppi . Mi sento di confermare che la nostra scuole offre un eccellente
servizio da parte delle educatrici con un alto profilo didattico. Nel tempo
le assicuro che se ne vedono I frutti sui bambini e dal punto di vista
formativo e dal punto di vista didattico con apporto sullo sviluppo
cognitivo e psicologico.
Con la modifica introdotta molto di quest'offerta verrà necessariamente a
mancare. Questo la ritengo una grave perdita per I bambini e per le
famiglie.
Infatti rendendo obbligatorio l'ingresso dalle 8 alle 9 (indipendentemente
dalle reali esigenze delle famiglie) implica la presenza di una delle 2
educatrici dalle 8. Nella migliore delle ipotesi la compresenza sarà per un
massimo di 3,5 ore, nella peggiore delle ipotesi sarà di 2 ore dalle 12 alle
14 (per altro orario che incide con il pranzo e, per i bambini fino a 3 anni
con il riposino). Che progetti potranno portare avanti in sole 2 ore al
giorno?
Io sono molto preoccupata per la qualità del servizio che verrà fornito.
Quello che mi preoccupa maggiormente è che la scuola diventi un parcheggio
per bambini allo sbando e non un luogo di crescita, di formazione e di
affetto di cui i bambini di quell'età hanno particolare bisogno.
I ragazzi e le ragazze di domani, sono questi esserini di 3/4/5 anni che
oggi stanno frequentando le materne di Milano. I nostri figli, il nostro
futuro.
La scuola dell'infanzia milanese, concludo (forse mi sono lasciata prendere
la mano ma, ripeto, sto parlando unicamente per il benessere di mia figlia)
mi sembra stesse funzionando molto bene, famiglie e educatrici si sono
sempre trovate a pensare unicamente al bene dei bambini, anche con carenza
di fondi e organico.
NON POTETE, NON POSSIAMO ROVINARLA.
Mi auguro che le istituzioni, cioè voi, ripensino alla riorganizzazione come
proposta, e si rimanga sugli elevati standard dell'offerta attuale.
I miei desiderata sono che tutto rimanga com'è, soprattutto nel servizio
offerto in termini di copresenza -dalle 10 alle 15-, anche rinunciando
all'apertura anticipata alle 8, tutto quanto richiesto nel solo rispetto
della Carta dei servizi. Oppure offendo l'apertura delle 8 a tutti (non solo
a che ne faccia richiesta come ora) MA con educatrici in più in modo da
mantenere quanto sopra.
Nella speranza che le richieste di noi genitori vengano accolte,
cordiali saluti
Veronica Bottanelli (mamma di 2 bambini della scuola d'infanzia Quadrio 10)

lunedì 9 marzo 2009

Preoccupazione su nuovo assetto orario materne

Gentile Assessore e gentili Dirigenti,

con la presente vi esprimo il mio dissenso e la mia preoccupazione per i cambiamenti da voi operati nell'organizzazione delle Scuole per l'infanzia.

L'estensione dell'orario, coperto dallo stesso organico, si tradurrà ovviamente nella RIDUZIONE A DUE ORE GIORNALIERE DI COMPRESENZA delle educatrici.
Io ho una figlia che il prossimo anno andrà alla scuola materna: mi chiedo veramente quale modello educativo e pedagogico faccia da riferimento a una variazione di una condizione (la possibilità per le educatrici di lavorare in gruppi ridotti), che è peraltro sottolineata e garantita nella Carta dei Servizi relativa alla scuola dell'infanzia.

Mi chiedo altresì le seguenti cose:
L'estensione dell'entrata fino a un'ora - come possiamo pensare che le educatrici possano gestire la classe, dovendo al contempo stare sulla porta. E' evidente che l'ora in questione si trasformerà in un'ora di abbandono della classe, con conseguenti problemi legati alla sicurezza, ma soprattutto con la possibilità concreta che alla fine dell'entrata, l'educatrice (sola!), dovrà passare un tempo abbondante nel semplice lavoro di ricondurre i bambini alla dimensione del gruppo strutturato.
Circola l'ipotesi di un aumento dei bambini per classe - nominalmente oggi ce ne sono 25. A quanti si vuole arrivare (da lasciare a una sola maestra per la maggior parte della giornata)?

L'imposizione della fine dell'inserimento entro il 30 settembre (senza che ancora si sappia tra l'altro la data d'inizio), oltre a costituire un'inaccettabile atto di prepotenza verso le famiglie, distrugge l'idea dell'inserimento come un momento di rispetto delle esigenze del bambino e della famiglia all'inizio di una nuova "avventura", ed è anche questo in aperto contrasto con quanto detto nella Carta dei Servizi.

La formazione delle classi secondo le scelte di orario, mi sembra andare contro alla consuetudine di formare le classi con attenzione ad altri elementi (di età, di genere, di provenienza culturale), che fino ad oggi sono stati alla base del tentativo di formare gruppi armonici e potenzialmente "evolutivi".

Al di là di tutto trovo riprovevole e inaccettabile il modo in cui ancora una volta vengono prese decisioni dall'alto, senza dare all'utenza TEMPI e modi di capire cosa l'Amministrazione si stia proponendo.
E' evidente che nella mancanza di dialogo, si crei da parte di noi genitori il legittimo sospetto che l'Amministrazione agisca secondo logiche del tutto aliene al benessere dei nostri figli e alla qualità dei servizi a loro offerti.

Resto in attesa di un vostro gentile riscontro
Distinti saluti

Marco Miragoli
Milano

domenica 8 marzo 2009

riorganizzazione scuola materna

Salve, sono la mamma di due bambini iscritti per il prossimo anno alla scuola
materna, 1° e 3° anno.
Vorrei che il Comune desse maggiori informazioni sulle modalità del servizio e
sui cambiamenti in corso. Le diverse funzionarie e P.O. hanno cercato di
tranquillizzare noi genitori ma non hanno potuto che usare il condizionale. Il
dott. Richiedei, alle lettere ricevute, risponde che tali informazioni saranno
date a settembre, all'avvio delle attività.
L'impressione percepita è che la riorganizzazione sarà calata dall'alto come
una mannaia, senza possibilità di discussione.
Avendo Voi raccolto le richieste di conferma con le nuove fasce orarie,
potreste già definire un quadro. Importante sarebbe anche l'informazione
relativa al calendario scolastico per il prossimo anno oppure pensate
nuovamente di aspettare il 26 di agosto per comunicarci la data di apertura?
Certo, auspicherei una partecipazione delle famiglie, tramite le
rappresentanze nei Consigli Scuola, alle scelte dell'Assessorato ai Servizi
Sociali, ma quello che pretendo è, perlomeno, maggiore trasparenza.
saluti
alessandra maiello

PREOCCUPAZIONE SCUOLA MATERNA

Gentile Assessore e gentili Dirigenti,

con la presente vi esprimo il mio dissenso e la mia preoccupazione per i cambiamenti da voi operati nell'organizzazione delle Scuole per l'infanzia.

L'estensione dell'orario, coperto dallo stesso organico, si tradurrà ovviamente nella RIDUZIONE A DUE ORE GIORNALIERE DI COMPRESENZA delle educatrici.
Io ho il secondo figlio che il prossimo anno andrà alla scuola materna: mi chiedo veramente quale modello educativo e pedagogico faccia da riferimento a una variazione di una condizione (la possibilità per le educatrici di lavorare in gruppi ridotti), che è peraltro sottolineata e garantita nella Carta dei Servizi relativa alla scuola dell'infanzia.

Mi chiedo altresì le seguenti cose:

L'estensione dell'entrata fino a un'ora - come possiamo pensare che le educatrici possano gestire la classe, dovendo al contempo stare sulla porta. E' evidente che l'ora in questione si trasformerà in un'ora di abbandono della classe, con conseguenti problemi legati alla sicurezza, ma soprattutto con la possibilità concreta che alla fine dell'entrata, l'educatrice (sola!), dovrà passare un tempo abbondante nel semplice lavoro di ricondurre i bambini alla dimensione del gruppo strutturato.
Circola l'ipotesi di un aumento dei bambini per classe - nominalmente oggi ce ne sono 25. A quanti si vuole arrivare (da lasciare a una sola maestra per la maggior parte della giornata)?

L'imposizione della fine dell'inserimento entro il 30 settembre (senza che ancora si sappia tra l'altro la data d'inizio), oltre a costituire un'inaccettabile atto di prepotenza verso le famiglie, distrugge l'idea dell'inserimento come un momento di rispetto delle esigenze del bambino e della famiglia all'inizio di una nuova "avventura", ed è anche questo in aperto contrasto con quanto detto nella Carta dei Servizi.

La formazione delle classi secondo le scelte di orario, mi sembra andare contro alla consuetudine di formare le classi con attenzione ad altri elementi (di età, di genere, di provenienza culturale), che fino ad oggi sono stati alla base del tentativo di formare gruppi armonici e potenzialmente "evolutivi".

Al di là di tutto trovo riprovevole e inaccettabile il modo in cui ancora una volta vengono prese decisioni dall'alto, senza dare all'utenza TEMPI e modi di capire cosa l'Amministrazione si stia proponendo.
E' evidente che nella mancanza di dialogo, si crei da parte di noi genitori il legittimo sospetto che l'Amministrazione agisca secondo logiche del tutto aliene al benessere dei nostri figli e alla qualità dei servizi a loro offerti.

Resto in attesa di un vostro gentile riscontro
Distinti saluti

claudia melzi
Milano

Preoccupazione su nuovo assetto orario materne

Gentile Assessore e gentili Dirigenti,


con la presente vi esprimo il mio dissenso e la mia preoccupazione per i cambiamenti da voi operati nell'organizzazione delle Scuole per l'infanzia.


L'estensione dell'orario, coperto dallo stesso organico, si tradurrà ovviamente nella RIDUZIONE A DUE ORE GIORNALIERE DI COMPRESENZA delle educatrici.
Io ho una figlia che il prossimo anno andrà alla scuola materna: mi chiedo veramente quale modello educativo e pedagogico faccia da riferimento a una variazione di una condizione (la possibilità per le educatrici di lavorare in gruppi ridotti), che è peraltro sottolineata e garantita nella Carta dei Servizi relativa alla scuola dell'infanzia.

Mi chiedo altresì le seguenti cose:

L'estensione dell'entrata fino a un'ora - come possiamo pensare che le educatrici possano gestire la classe, dovendo al contempo stare sulla porta. E' evidente che l'ora in questione si trasformerà in un'ora di abbandono della classe, con conseguenti problemi legati alla sicurezza, ma soprattutto con la possibilità concreta che alla fine dell'entrata, l'educatrice (sola!), dovrà passare un tempo abbondante nel semplice lavoro di ricondurre i bambini alla dimensione del gruppo strutturato.
Circola l'ipotesi di un aumento dei bambini per classe - nominalmente oggi ce ne sono 25. A quanti si vuole arrivare (da lasciare a una sola maestra per la maggior parte della giornata)?


L'imposizione della fine dell'inserimento entro il 30 settembre (senza che ancora si sappia tra l'altro la data d'inizio), oltre a costituire un'inaccettabile atto di prepotenza verso le famiglie, distrugge l'idea dell'inserimento come un momento di rispetto delle esigenze del bambino e della famiglia all'inizio di una nuova "avventura", ed è anche questo in aperto contrasto con quanto detto nella Carta dei Servizi.


La formazione delle classi secondo le scelte di orario, mi sembra andare contro alla consuetudine di formare le classi con attenzione ad altri elementi (di età, di genere, di provenienza culturale), che fino ad oggi sono stati alla base del tentativo di formare gruppi armonici e potenzialmente "evolutivi".


Al di là di tutto trovo riprovevole e inaccettabile il modo in cui ancora una volta vengono prese decisioni dall'alto, senza dare all'utenza TEMPI e modi di capire cosa l'Amministrazione si stia proponendo.
E' evidente che nella mancanza di dialogo, si crei da parte di noi genitori il legittimo sospetto che l'Amministrazione agisca secondo logiche del tutto aliene al benessere dei nostri figli e alla qualità dei servizi a loro offerti.


Resto in attesa di un vostro gentile riscontro
Distinti saluti

Francesca Giorgetti
Milano

sabato 7 marzo 2009

PENSIAMO AI BAMBINI...

Gentile assessore Moioli

siamo i genitori di Alice, iscritta al secondo anno alla scuola dell'Infanzia di Via Forze Armate 59; la nostra esperienza in questa scuola è stata fino ad ora davvero positiva, ma oggi siamo profondamente preoccupati per le prospettive per il prossimo anno scolastico

Chiediamo in particolare che vengano mantenuti e rispettati i seguenti punti:

1) due educatrici di sezione con standard minimo di 5 ore di compresenza, in ogni classe (ovvero ad ogni bambino devono essere garantite almeno 5 ore di compresenza, indipendentemente dal modulo orario scelto).
Solo così le educatrici possono svolgere attività in piccoli gruppi, curare i momenti del bagno e del sonno, realizzare uscite didattiche. La riduzione delle compresenze da Voi prospettata, non solo impedira' tutto questo, ma abbassera' ulteriormente il livello di sicurezza per i nostri figli.
QUINDI: nessuna riduzione delle compresenze;

2) numero di bambini per sezione (mantenimento dell'attuale rapporto 1/25 e 1/20 in caso di classe con un bimbo disabile).
QUINDI: nessun innalzamento del numero di bambini per sezione;

3) composizione delle classi su criteri 'pedagogici'.
la formazione delle classi deve avvenire considerando criteri prettamente pedagogici (percentuali maschi/femmine, italiani/stranieri, età) e NON l' orario scelto dalle famiglie. Tali criteri dovranno essere rispettati, non soltanto per le nuove classi del prossimo anno (2009/2010), ma anche per le sezioni già esistenti dei confermati (quindi senza alcun rimescolamento delle attuali sezioni) ed in generale per gli anni futuri.
QUINDI: nessuna variazione dei criteri di formazione delle sezioni;

In attesa di un suo sollecito e puntuale riscontro, porgiamo cordiali saluti.

Daniela Conti e Andrea Parravicini

venerdì 6 marzo 2009

Scuole materne 2009/2010

Gentile Assessore Moioli,

sentiamo anche noi genitori l'esigenza di rivolgerci direttamente a Lei in merito alle iscrizioni e conferme per l'anno 2009-2010, perché in questi giorni nelle scuole materne di Milano è regnata gran confusione.
Questa confusione è causata dalla mancanza di comunicazione e informazione ufficiale da parte dell'Assessorato e degli uffici competenti: non si può imputare a noi genitori di fraintendere o interpretare in modo personale; se mancano comunicazione e trasparenza la libera interpretazione è naturale conseguenza.
E nella sua lettera ai genitori non si fa un grande sforzo nella direzione della chiarezza ma si usano frasi generiche e superficiali.

Siamo preoccupati per il progressivo peggioramento dei Servizi all'infanzia del Comune – tanto delle scuole quanto dei nidi d'infanzia – e per le modalità dell'Amministrazione che non si confronta con le famiglie, non comunica, non rispetta la Carta dei Servizi e sta prendendo decisioni importanti senza prima confrontarsi con gli organi collegiali, come previsto dalla legge.

Crediamo che non sia sufficiente né significativo che lei ci rivolga l'invito a contattarla in forma privata e/o individuale: esistono dei canali ufficiali di incontro e dialogo con i genitori e i loro rappresentanti ai quali lei dovrebbe fare riferimento e ai quali rendere conto, i Consigli di scuola e i loro Presidenti.

Anche su questo fronte l'Assessorato registra un pesante deficit, avendo indetto le elezioni per il rinnovo dei Consigli con ampio ritardo e non avendo ancora ratificato le nuove nomine.

Alla luce di queste considerazioni chiediamo che vengano mantenuti e rispettati i seguenti punti:

1) due educatrici di sezione con standard minimo di 5 ore di compresenza, in ogni classe (ovvero ad ogni bambino devono essere garantite almeno 5 ore di compresenza, indipendentemente dal modulo orario scelto).
Solo così le educatrici possono svolgere attività in piccoli gruppi, curare i momenti del bagno e del sonno, realizzare uscite didattiche. La riduzione delle compresenze da Voi prospettata, non solo impedira' tutto questo, ma abbassera' ulteriormente il livello di sicurezza per i nostri figli.
QUINDI: nessuna riduzione delle compresenze;

2) numero di bambini per sezione (mantenimento dell'attuale rapporto 1/25 e 1/20 in caso di classe con un bimbo disabile).
QUINDI: nessun innalzamento del numero di bambini per sezione;

3) composizione delle classi su criteri 'pedagogici'.
la formazione delle classi deve avvenire considerando criteri prettamente pedagogici (percentuali maschi/femmine, italiani/stranieri, età) e NON l' orario scelto dalle famiglie. Tali criteri dovranno essere rispettati, non soltanto per le nuove classi del prossimo anno (2009/2010), ma anche per le sezioni già esistenti dei confermati (quindi senza alcun rimescolamento delle attuali sezioni) ed in generale per gli anni futuri.
QUINDI: nessuna variazione dei criteri di formazione delle sezioni;

Le chiediamo, inoltre, di :

- chiarire quale ruolo avranno le attuali educatrici di supporto ( previste in rapporto 1 ogni 3 sezioni) , a quali compiti saranno assegnate, se dovranno sopperire alle assenze del personale. E' necessario garantire e potenziare un effettivo supporto alle classi e non educatrici supplenti e vaganti sul territorio;

- rispettare della Carta dei servizi vigente;

- confrontarvi con i Consigli di scuola in merito alle reali situazioni delle scuole e dei nidi d'infanzia per progettare insieme un vero e concreto miglioramento del servizio, mantenendo un servizio psico-pedagogico di qualità e pubblico per le scuole e i nidi d'infanzia milanesi;

- dare risposte chiare, univoche, esaustive in merito alle politiche per i servizi all'infanzia di questa Amministrazione;

- e più in generale, che di rispettare e incontrare le famiglie, aprendo un dialogo per condividere gli obiettivi e le priorità della scuola.

In attesa di un suo sollecito e puntuale riscontro, porgiamo distinti saluti
Davide Forti

critica alla riforma sulla scuola d'infanzia

Buongiorno,

 

 sono il papà di una bimba iscritta alla scuola d’infanzia di Porta Venezia e di un bimbo/bimba che tra 4 anni (posto che deve ancora nascere) avrà  l’età per frequentare la stessa o un’altra scuola del Comune.

 

Vi scrivo esternando il mio forte disagio verso la riorganizzazione della scuole d’infanzia, che è in procinto di attuazione.

 

Il motivo principe è la prospettiva di una riduzione della compresenza delle maestre in classi numerose come le attuali.

 

Non mi inoltro nel campo della pedagogia,  descrivendo le esigenze e le necessità dei bimbi che sono i soggetti fondamentali della scuola materna.

Per questo i veri esperti potranno esporle le giuste argomentazioni.

 

Ma credo che saremo d’accordo nell’affermare che una classe composta da almeno 25 bimbi, data in gestione ad  una sola maestra anche x soli pochi minuti,

“se non rappresenta una irrazionale pensata, poco ci manca”.

 

Se la necessità sottesa è la razionalizzazione dei costi nel ‘pubblico’,  il principio ispiratore è probabilmente corretto.

Ma ci sono casistiche che per definizione sono intoccabili, tra queste la scuola materna ne farte.

 

Come raccontavo ad alcuni genitori, avendo anche un figlio iscritto ad una scuola primaria privata, non posso accettare rimborsi sulla retta scolastica d’iscrizione, propri del ‘Buono Scuola’,

se per finanziare questa spesa la regione Lombardia deve sottrarre risorse ad ambiti scolastici, che come le ho scritto in precedenza, personalmente definisco ‘intoccabili’.

 

E’ una questione di coscienza e di etica, alle quali non si può e non si deve prescindere!

 

Ringrazio, certo di una vostra attenta riflessione.

 

Cordiali saluti

 

Fabio Barboni

 

Scuole materne 2009/2010

Gentile Assessore Moioli,

sentiamo anche noi genitori l'esigenza di rivolgerci direttamente a Lei in merito alle iscrizioni e conferme per l'anno 2009-2010, perché in questi giorni nelle scuole materne di Milano è regnata gran confusione.
Questa confusione è causata dalla mancanza di comunicazione e informazione ufficiale da parte dell'Assessorato e degli uffici competenti: non si può imputare a noi genitori di fraintendere o interpretare in modo personale; se mancano comunicazione e trasparenza la libera interpretazione è naturale conseguenza.
E nella sua lettera ai genitori non si fa un grande sforzo nella direzione della chiarezza ma si usano frasi generiche e superficiali.

Siamo preoccupati per il progressivo peggioramento dei Servizi all'infanzia del Comune – tanto delle scuole quanto dei nidi d'infanzia – e per le modalità dell'Amministrazione che non si confronta con le famiglie, non comunica, non rispetta la Carta dei Servizi e sta prendendo decisioni importanti senza prima confrontarsi con gli organi collegiali, come previsto dalla legge.

Crediamo che non sia sufficiente né significativo che lei ci rivolga l'invito a contattarla in forma privata e/o individuale: esistono dei canali ufficiali di incontro e dialogo con i genitori e i loro rappresentanti ai quali lei dovrebbe fare riferimento e ai quali rendere conto, i Consigli di scuola e i loro Presidenti.

Anche su questo fronte l'Assessorato registra un pesante deficit, avendo indetto le elezioni per il rinnovo dei Consigli con ampio ritardo e non avendo ancora ratificato le nuove nomine.

Alla luce di queste considerazioni chiediamo che vengano mantenuti e rispettati i seguenti punti:

1) due educatrici di sezione con standard minimo di 5 ore di compresenza, in ogni classe (ovvero ad ogni bambino devono essere garantite almeno 5 ore di compresenza, indipendentemente dal modulo orario scelto).
Solo così le educatrici possono svolgere attività in piccoli gruppi, curare i momenti del bagno e del sonno, realizzare uscite didattiche. La riduzione delle compresenze da Voi prospettata, non solo impedira' tutto questo, ma abbassera' ulteriormente il livello di sicurezza per i nostri figli.
QUINDI: nessuna riduzione delle compresenze;

2) numero di bambini per sezione (mantenimento dell'attuale rapporto 1/25 e 1/20 in caso di classe con un bimbo disabile).
QUINDI: nessun innalzamento del numero di bambini per sezione;

3) composizione delle classi su criteri 'pedagogici'.
la formazione delle classi deve avvenire considerando criteri prettamente pedagogici (percentuali maschi/femmine, italiani/stranieri, età) e NON l' orario scelto dalle famiglie. Tali criteri dovranno essere rispettati, non soltanto per le nuove classi del prossimo anno (2009/2010), ma anche per le sezioni già esistenti dei confermati (quindi senza alcun rimescolamento delle attuali sezioni) ed in generale per gli anni futuri.
QUINDI: nessuna variazione dei criteri di formazione delle sezioni;

Le chiediamo, inoltre, di :

- chiarire quale ruolo avranno le attuali educatrici di supporto ( previste in rapporto 1 ogni 3 sezioni) , a quali compiti saranno assegnate, se dovranno sopperire alle assenze del personale. E' necessario garantire e potenziare un effettivo supporto alle classi e non educatrici supplenti e vaganti sul territorio;

- rispettare della Carta dei servizi vigente;

- confrontarvi con i Consigli di scuola in merito alle reali situazioni delle scuole e dei nidi d'infanzia per progettare insieme un vero e concreto miglioramento del servizio, mantenendo un servizio psico-pedagogico di qualità e pubblico per le scuole e i nidi d'infanzia milanesi;

- dare risposte chiare, univoche, esaustive in merito alle politiche per i servizi all'infanzia di questa Amministrazione;

- e più in generale, che di rispettare e incontrare le famiglie, aprendo un dialogo per condividere gli obiettivi e le priorità della scuola.

In attesa di un suo sollecito e puntuale riscontro, porgiamo distinti saluti.

Anna Oldani

CONFERMA ISCRIZIONI MATERNE - VS. LETTERA DEL 18/02/2008

Buongiorno

Come tante altre mamme ho letto, ricevuto, sono stata informata, e in prima persona sono coinvolta, dalla circolare per l'anno prossimo relativa alla scuola dell'infanzia e dalla Vs. lettera di risposta alle voci che sono sono arrivate anche ai vostri uffici. Che ha solo aumentato i miei dubbi su dove si sta andando.

E come tutte le altre mamme e papà sono preoccupata.

Perché la cosa che più mi interessa da quando ho mia figlia, è il SUO benessere, soprattutto quando la devo affidare a una struttura come la materna (e in passato il nido) dove non sono presente.

L'apertura un'ora prima, che può essere una valida soluzione per tantissimi genitori -me compresa-, non può significare il trovare 25 (se non 29) bambini con una sola educatrice dalle 8 alle 10.30, perché non corrispondente alle necessità e ai bisogni dei nostri bambini.

La scuola dell'infanzia, per la maggior parte delle famiglie, NON è un parcheggio dove lasciare i bambini più tempo possibile per permetterci di andare a lavorare dalle 9 alle 18.

Le mamme e i papà, che amano i propri figli e pensano al loro benessere, vogliono che il tempo che non possono passare con loro, sia ben utilizzato, ben impiegato, ben speso.

Anche giocando certo, ma non lasciandoli abbandonati a loro stessi in gioco libero, ma facendoli crescere, rendendoli autonomi, dando loro sicurezze e autostima, creando un rapporto di fiducia e affetto con le educatrici.

Mi viene spontaneo domandarmi COME vi sentireste Voi al nostro posto.

Se aveste dei figli e decideste di mandarli in una materna comunale perché credete nell'istruzione pubblica.

Credereste che il loro bene (sia sull'immediato che come base per uno sviluppo personale e sociale) sia quello di rimanere più tempo a scuola con minori risorse, con meno co-presenza, pensando che facilmente potrà fare tanto giocolibero, che facilmente dovrà andare ai servizi da solo perché la maestra è unica e magari non è ancora autonomo nella pulizia, e che facilmente dovrà rinunciare al momento della nanna perché la prima educatrice esce alle 14????

Io NON voglio che mia figlia impari a scrivere e a leggere a 4 anni, voglio che sia serena.

Voglio un ambiente sano, dove le educatrici, ripeto, secondo me bravissime, aiutino lei nelle relazioni con gli altri, e la coinvolgano appassionate in progetti didattici (che se volete vedere, basta fare un giro per le scuole dell'infanzia milanese) belli e interessanti che incuriosiscono l'elastica intelligenza dei bambini, e che li stimolano, e che sono l'inizio della loro crescita, anche culturale.

I ragazzi e le ragazze di domani, sono questi esserini di 3/4/5 anni che oggi stanno frequentando le materne di milano. I nostri figli, il nostro futuro.

La scuola dell'infanzia milanese, concludo (forse mi sono lasciata prendere la mano ma, ripeto, sto parlando unicamente per il benessere di mia figlia) mi sembra stesse funzionando molto bene, famiglie e educatrici si sono sempre trovate a pensare unicamente al bene dei bambini, anche con carenza di fondi e organico.

NON POTETE, NON POSSIAMO ROVINARLA.

Tuteliamo il comparto educativo, vanto della nostra città anche a livello nazionale, in opposizione all'andamento generale del settore.

Mi auguro che le istituzioni, cioè voi, ripensino alla riorganizzazione come proposta, e si rimanga sugli elevati standard dell'offerta attuale.

I miei desiderata sono che tutto rimanga com'è, soprattutto nel servizio offerto in termini di copresenza -dalle 10 alle 15-, anche rinunciando all'apertura anticipata alle 8, tutto quanto richiesto nel solo rispetto della Carta dei servizi.

Se ci vedete famiglie e educatrici "agguerrite", che si incontrano discutono, e come oggi venerdi 6 marzo si trovano sotto Palazzo Marino, ricordate che non pensiamo a motivi economici o a noi stessi.

PENSIAMO SOLO AI BAMBINI!

Ringrazio della Vs. cortese attenzione in attesa di riscontro.

Monica damiano

Mamma di maia - scuola dell'infanzia mantegna milano.

ma dov'è il progetto pedagogico?

Gentile Assessore Moioli,

le chiedo cortesemente, in quanto amministratice della "cosa pubblica" di fornire esaustivi chiarimenti circa l'organizzazione prevista per le Scuole d'Infanzia del Comune di Milano per il prossimo anno scolastico.

Dalla lettera da lei inviata - che, come meglio di me saprà, non ha valore "di indirizzo" ma rimane un suo personale tentativo di rassicurazione - non si evince infatti alcuna informazione che superi la genericità.

Nello specifico desidererei infatti che venissero MANTENUTI gli standard (peraltro sempre e comunque perfettibili) che regolano in questo momento il funzionamento delle Scuole d'Infanzia.

In particolare richiedo:
1) uno standard minimo di 5 ore di compresenza delle educatrici in ogni classe, ossia nessuna riduzione delle compresenze (ad ogni bambino devono essere garantite almeno 5 ore di compresenza, indipendentemente dal modulo orario scelto);

2) nessun innalzamento del numero di bambini per sezione, ossia mantenimento dell'attuale rapporto 1/25 e 1/20 in caso di classe con un bimbo disabile;
3) nessuna variazione dei criteri di formazione delle sezioni, ossia composizione delle classi su criteri "pedagogici" (percentuali maschi/femmine, italiani/stranieri, età) e non per orario, non solo per l'anno prossimo (quindi senza alcun rimescolamento delle attuali sezioni) ma anche per gli anni futuri.

4) quale ruolo avranno le DOA, a quali compiti saranno assegnate, se dovranno sopperire alle assenze del personale.

E' necessario infatti garantire e potenziare l'effettivo supporto alle classi, e questo non può essere fatto con educatrici supplenti che "vagano" sul territorio.

Ogni variazione rispetto a quanto vigente dovrà dunque essere, nel rispetto dei cittadini, dettagliatamente motivata, anche in riferimento ai benefici pedagogici che ne deriveranno per i bambini e le bambine che frequentano le Scuole d'Infanzia.

In attesa della sua risposta,

cordialmente la saluto.

Elisabetta Camussi