venerdì 6 marzo 2009

CONFERMA ISCRIZIONI MATERNE - VS. LETTERA DEL 18/02/2008

Buongiorno

Come tante altre mamme ho letto, ricevuto, sono stata informata, e in prima persona sono coinvolta, dalla circolare per l'anno prossimo relativa alla scuola dell'infanzia e dalla Vs. lettera di risposta alle voci che sono sono arrivate anche ai vostri uffici. Che ha solo aumentato i miei dubbi su dove si sta andando.

E come tutte le altre mamme e papà sono preoccupata.

Perché la cosa che più mi interessa da quando ho mia figlia, è il SUO benessere, soprattutto quando la devo affidare a una struttura come la materna (e in passato il nido) dove non sono presente.

L'apertura un'ora prima, che può essere una valida soluzione per tantissimi genitori -me compresa-, non può significare il trovare 25 (se non 29) bambini con una sola educatrice dalle 8 alle 10.30, perché non corrispondente alle necessità e ai bisogni dei nostri bambini.

La scuola dell'infanzia, per la maggior parte delle famiglie, NON è un parcheggio dove lasciare i bambini più tempo possibile per permetterci di andare a lavorare dalle 9 alle 18.

Le mamme e i papà, che amano i propri figli e pensano al loro benessere, vogliono che il tempo che non possono passare con loro, sia ben utilizzato, ben impiegato, ben speso.

Anche giocando certo, ma non lasciandoli abbandonati a loro stessi in gioco libero, ma facendoli crescere, rendendoli autonomi, dando loro sicurezze e autostima, creando un rapporto di fiducia e affetto con le educatrici.

Mi viene spontaneo domandarmi COME vi sentireste Voi al nostro posto.

Se aveste dei figli e decideste di mandarli in una materna comunale perché credete nell'istruzione pubblica.

Credereste che il loro bene (sia sull'immediato che come base per uno sviluppo personale e sociale) sia quello di rimanere più tempo a scuola con minori risorse, con meno co-presenza, pensando che facilmente potrà fare tanto giocolibero, che facilmente dovrà andare ai servizi da solo perché la maestra è unica e magari non è ancora autonomo nella pulizia, e che facilmente dovrà rinunciare al momento della nanna perché la prima educatrice esce alle 14????

Io NON voglio che mia figlia impari a scrivere e a leggere a 4 anni, voglio che sia serena.

Voglio un ambiente sano, dove le educatrici, ripeto, secondo me bravissime, aiutino lei nelle relazioni con gli altri, e la coinvolgano appassionate in progetti didattici (che se volete vedere, basta fare un giro per le scuole dell'infanzia milanese) belli e interessanti che incuriosiscono l'elastica intelligenza dei bambini, e che li stimolano, e che sono l'inizio della loro crescita, anche culturale.

I ragazzi e le ragazze di domani, sono questi esserini di 3/4/5 anni che oggi stanno frequentando le materne di milano. I nostri figli, il nostro futuro.

La scuola dell'infanzia milanese, concludo (forse mi sono lasciata prendere la mano ma, ripeto, sto parlando unicamente per il benessere di mia figlia) mi sembra stesse funzionando molto bene, famiglie e educatrici si sono sempre trovate a pensare unicamente al bene dei bambini, anche con carenza di fondi e organico.

NON POTETE, NON POSSIAMO ROVINARLA.

Tuteliamo il comparto educativo, vanto della nostra città anche a livello nazionale, in opposizione all'andamento generale del settore.

Mi auguro che le istituzioni, cioè voi, ripensino alla riorganizzazione come proposta, e si rimanga sugli elevati standard dell'offerta attuale.

I miei desiderata sono che tutto rimanga com'è, soprattutto nel servizio offerto in termini di copresenza -dalle 10 alle 15-, anche rinunciando all'apertura anticipata alle 8, tutto quanto richiesto nel solo rispetto della Carta dei servizi.

Se ci vedete famiglie e educatrici "agguerrite", che si incontrano discutono, e come oggi venerdi 6 marzo si trovano sotto Palazzo Marino, ricordate che non pensiamo a motivi economici o a noi stessi.

PENSIAMO SOLO AI BAMBINI!

Ringrazio della Vs. cortese attenzione in attesa di riscontro.

Monica damiano

Mamma di maia - scuola dell'infanzia mantegna milano.

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