mercoledì 4 marzo 2009

Nuovi orari scuola materna

Gent.mo Assessore Moioli,

siamo i genitori di un bambino di 4 anni e mezzo che frequenta la scuola dell'infanzia Matteucci.

Abbiamo ricevuto la Sua circolare di chiarimento in merito ai nuovi orari della scuola materna e abbiamo scoperto, con sgomento, che l'assetto organizzativo che si andrà a prefigurare non ha nulla di nuovo.

In pratica ci sarà una sola maestra per gran parte della giornata e poche possibilità di svolgere attività da parte dei bambini.

Noi siamo andati all'asilo comunale di Milano (allora si chiamava così) esattamente 40 anni fa.

Avevamo una maestra sola che stava seduta alla cattedra.

Eravamo circa 30 per classe.

Non facevamo nessuna attività (in tre anni ci pare di ricordare  una campana di creta e un balletto sulle note di "ma che bel castello marcondiro dirondello").

E dormivamo seduti  al nostro banchetto con la testa appoggiata  sulle braccia conserte.

Lei dirà: "Come fate a ricordarvelo?"  Sembra strano anche a noi ma, piano piano, i ricordi sono riaffiorati alla memoria e tutti tristi.

Si, ha capito bene: tristi.

Certo, non venivamo maltrattati e alla maestra volevamo bene ma era triste passare quelle lunghe e interminabili giornate noiose…

Oggi, nostro figlio, va a scuola volentieri. Anzi diremmo proprio che E' FELICE. E noi con lui.

Forse, Gentile Assessore, le Sue scelte sono state dettate dalla mancanza di risorse economiche ma Le chiediamo: che prezzo hanno il benessere dei bambini e i loro ricordi futuri?

Una recente ricerca (cfr. City del 3 marzo 2009), se ancora ce ne fosse bisogno, ha dimostrato che la tristezza da bambini è una forte concausa alla possibilità di diventare adulti acciaccati e depressi. 

Se può, e siamo sicuri che Lei possa, ci ripensi e lasci la scuola materna, i suoi orari, le sue compresenze, le sue attività così com'è.

Grazie per l'attenzione.

Cordialmente

 

Eugenia Daniela Frighi

e Roberto Rossignoli

 

 

 

 

 

 

 

 

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